Proposta dall'Acat della Bassa Padovana (Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento), a sostegno del progetto Sprizziamo di Salute, questa campagna interpreta in modo ironico e grottesco, l'"evoluzione" del bevitore. Ci si riferisce in questo caso ai giovani frequentatori di quello che è ormai definito, soprattutto al nord-est, il "rituale dello spritz".
4 commenti:
Bella questa campagna! Può funzionare!
Complimenti per il blog!
Molto interessante! Lo linko subito nel nostro blogroll!
A presto,
L.T.
www.ilcomunicatore.wordpress.com
Finalmente una campagna contro l' alcol senza sangue o lamiere!
Credo che la strada da intraprendere sia questa: non seminare il terrore e inondare le nostre città di cartelloni inquietanti ma bensì ridicolizzare chi esagera col bere, toglierli e definitivamente quell' aurea di "ganzo", come si dice da noi a Firenza. Tu che ne pensi?
simone
ilcomunicatore
Simone, penso che il target in questione è talmente diversificato che sia impossibile creare un messaggio che arrivi con la stessa intensità ed efficacia a tutti. In questo caso, facendo parte dell'agenzia che ha realizzato questa campagna, posso dirti che la leva utilizzata è quella dell'ironia perché sarà a supporto di attività di sensibilizzazione svolte proprio la dove si consuma lo spritz, nei bar e nelle piazze, in un momento serale che i giovani dedicano allo svago e alle relazioni di compagnia. Si ride, si beve... e qualcuno, come si dice qui al nord-est, si prende la "scimmia".
E io ti rinnovo i complimenti perch� � davvero una campagna ben fatta!
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