La birra per le donne (zero burp)

Le donne, si sa, sono poco affezionate alla birra: è alcolica, fa ingrassare, gonfia...
Soluzione per incrementare il consumo di birra da parte del pubblico femminile: Abbassare la gradazione alcolica miscelando succo di frutta, vantarne gli aspetti salutistici e dietetici, utilizzare una bottiglia da profumeria e venderla... in farmacia!!!
Succede in Germania, si chiama Karla ed è nata da una idea (marketing) della Karlsberg.

Nello stomaco o nel cervello?

E' dell'australiana RTA (Roads and Traffic Authority), questo spot che invita a riflettere sugli "effetti tecnici" indotti nel cervello con l'assunzione di alcolici. Qui la spiegazione dettagliata.

Responsabilità (...ma non fateci ridere!)

Questa vignetta rappresenta abbastanza bene lo scopo di questo blog. La rilevo da un altro sito canadese dedicato alla prevenzione alcolica e alla tutela dei minori: Getserious.org. In uno scenario in cui il messaggio portato dai produttori di birra (e non solo) promette stili di vita legati al successo, al sesso, allo sport, alla musica.... si chiede al minore di "non farci caso" finché non avrà raggiunto la maggiore età. (e questo fa un po' sorridere). Pochi giorni fa in Italia è stata bocciata la proposta del Ministro del Welfare Paolo Ferrero, tesa a regolamentare in modo etico la pubblicità sugli alcolici, favorendo invece le lobby dei produttori. (e questo dovrebbe far indignare).

Destrutturazione della pubblicità

Analizzare una pubblicità magistrale come questa, che probabilmente non è costata poco, serve a capire molte cose. La lettura del visual è perfetta: la schiena, il bicchiere, la bottiglia, il marchio, il tatuaggio, e poi la headline. Il corpo, elegante e trasgressivo, piace e non solo ad un pubblico maschile. Il bicchiere, più lungo del normale, è quasi uno scettro, segno di potenza conquistata. La bottiglia ne esprime il contenuto e ovviamente il mezzo. Il marchio è di tendenza ma anche ricco di tradizione. Il pipistrello tatuato è simbolo di appartenenza. Se qualcuno non ci si riconoscesse coinvolto ci pensa la headline... perché chiunque può trasformarsi.

Riciclaggio sostenibile

Una volta le bottiglie di vetro erano "vuoto a rendere", riciclate come in queste pubblicità. La prima è della Kingfisher ed invita ad evitarne il consumo in gravidanza. Della seconda ne ho già parlato qua.

Altro che zen!

Per chi pensava che Bobby Rubble, la bevanda analcolica per bambini del tutto simile allo champagne, fosse un caso isolato di istigazione di minori al consumo alcolico, ecco una chicca dall'oriente lanciatissima anche sul piano pubblicitario e web.

Consapevolezza in 3D

Succede anche in Italia di ricorrere ad installazioni shock per mostrare la crudezza di una realtà che non si vorrebbe mai affrontare. In Canada si è arrivati addirittura ad una "affissione" 3D con tanto di copy e sponsor. LCBO (Liquor Control Board of Ontario), un distributore di bevande alcoliche "socialmente impegnato", ha firmato questa campagna in collaborazione con MADD (Mothers Against Drunk Drivers) associazione americana impegnata nella prevenzione dei problemi correlai alla guida e all'uso di alcolici.