lunedì 31 marzo 2008

Prosit o non prosit?

A volte capita che gli opposti si ricongiungono e si confondano. Potrebbe trattarsi di:
  1. Una campagna per far comprendere il danno delle bevande alcoliche.
  2. Una campagna per promuovere una birra extra strong dal nome esplicito:"KnockOut".
Vale la 2, è una birra indiana. Ancora una volta l'analisi sullo sviluppo di queste campagne porta alla seguente cinica considerazione: C'è chi beve solo per sballare (è la domanda) a cui non importa più il prodotto ma il fine (guarda caso la bottiglia non contiene la birra). Bene, vendiamo il fine: lo sballo, la bomba (è l'offerta).

mercoledì 26 marzo 2008

La vita non è un optional

Il concorso La vita non è un optional, conclusosi lo scorso gennaio, è stato promosso dal Pogas insieme al Ministero dell’Interno e alla Fondazione ANIA per la sicurezza stradale. Sensibilizzare l'adozione del "guidatore designato", quello che cioè nella compagnia di amici si astiene dal bere, è una iniziativa abbastanza nuova in Italia ma assolutamente semplice e avvalorata dal buon senso.

Constatazioni amichevoli sull'alcol

Rilevo dal blog dalla parte di chi guida, uno dei visual della campagna Ania in diffusione da questi giorni su vari media. Sebbene si mostri un po' debole sotto diversi punti di vista è molto apprezzabile che una associazione di assicurazioni si dedichi a iniziative mirate alla consapevolezza dei guidatori stessi. ... solo che i signori Giallo e Blu di solito si incontrano quando ormai il danno è fatto.

lunedì 17 marzo 2008

Suicidarsi con alcol e guida


Tre concept provenienti dai Caraibi, ma dal committente ignoto, che recitano: "E' come suicidarsi. Non bere e guidare". Ritengo che per rimarcare un concetto così tante volte proposto (anche se mai abbastanza) non si dovrebbe scivolare così facilmente nel banale. Questi esercizi di grafica vogliono dire cose importanti, le dicono, ma una volta dette si ha la sensazione che queste perdano importanza. Da agenzie che portano firme del calibro di Saatchi & Saatchi mi aspetterei qualcosa di più.

venerdì 14 marzo 2008

Martin, Jack e Johnnie vittime dell'alcol



Forse sono troppo "giocose", troppo "pulite", troppo "griffate" per essere prese sul serio. O forse le prende sul serio proprio chi sta evitando di considerare la cosa sul serio... no?

sabato 8 marzo 2008

Tutt'altro che la festa della donna

Associare l'immagine del prodotto alcolico a quella della donna (desiderabile) è un luogo comune che tuttavia perdura nel tempo adeguandosi agli stili. Il pubblico maschile spesso gradisce, pensa di non essere influenzato dalle avvenenti testimonials, e a volte "recita" la propria solidarietà verso la figura femminile inopportunamente sfruttata.

Nei tempi più recenti la "figura femminile" è divenuta palesemente protagonista consumatrice (prima non lo faceva in pubblico), vittima dell'alcol ed esposta al maggior rischio dell'aggressività maschile.

Aggressività che comunque c'è, ha sempre subito e solo da poco è denunciata.

martedì 4 marzo 2008

Alcol e sedia a rotelle


Tante volte le campagne contro l'alcol hanno proposto la sedia a rotelle come deterrente. Trattata come metafora, allegoria o plausibile fatalità, è in effetti, per molti sopravvissuti agli incidenti alcol-correlati, una drammatica realtà. Ne propongo adesso qualche immagine, raccolte in questi mesi e mai utilizzata perché non ho mai saputo dare un nesso chiaro ad un personale disagio. Credo, e questo mi ha trattenuto, che la sedia a rotelle non appartenga al dramma dell'alcol. Spesso non sono i colpevoli ad essere condannati alla sedia a rotelle, ancor più frequentemente chi vi è costretto lo è a seguito di patologie o traumi per nulla correlati. Ecco, se io sedessi su una sedia a rotelle, di queste campagne ne sarei molto infastidito.